CAMPANILE DELLA CHIESA DI SALIA — Rimedi contro i temporali, i fulmini e le grandinate estive
Estratto dal libro “Storia del consorzio agrario di Gubbio (1901–2013)”
…I temporali estivi erano e sono ancora oggi molto nefasti per la campagna perché sono violenti e portano spesso grandine e danni ai raccolti.
Erano molto temuti dai contadini e per questo bisognava prevenirli con rituali e ponendo alcuni rimedi, dettati più dal timore e dalla fantasia che dal raziocinio.
Tra i rimedi, ricordiamo quello del suono delle campane che aveva la virtù di “rompere le nuvole” e di allontanare così il pericolo incombente.
Non tutte le campane erano considerate ugualmente efficaci, ad alcune si attribuivano maggiori poteri nel fugare la grandine.
Nel campanile della chiesa di Salia vi sono tre campane molto antiche, di cui due molto interessanti. La prima è di rilevante tanto per vetustà, quanto per l’aspetto epigrafico della scritta consacratoria che la orna…
…La campana, già citata come monumento epigrafico nel secolo scorso da mons. Pio Cenci, potrebbe, per le sue caratteristiche, essere datata tra il X e XI secolo e quindi posta tra le campane più antiche d’Italia. In un’altra come evidenzia il parroco Don Bruno Pauselli, è incisa questa scritta:
IUBILA PONGO (Canto, diffondo la gioia)
NUBILA FRANGO (Rompo, sciolgo le nubi, la tempesta)
FUNERA PLANGO (Piango le disgrazie)
Per rinforzare l’effetto delle campane, quando l’approssimarsi dei nembi apportatori di grandine è avvisato dal suono affrettato delle campane, in ogni casa colonica c’è sempre qualcuno pronto ad impugnare un’arma da fuoco per tirare contro il nembo minaccioso, quasi nemico, che si avanzi a portare la rovina ai seminati, ai frutti pendenti dagli alberi, ai prodotti dei campi, ottenuti per mezzo di cure indefesse, di lavoro assiduo…