Da CASTELSOLDO ai Calanchi di SANTA MARGHERITA

Serra di Burano
3 min readAug 20, 2022

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Testo di Massimo Bei.

Il vocabolo “Castelsoldo” racconta del caposaldo dell’antica villa di Arsena. Si presenta con la sua bella e compatta muratura su un cucuzzolo ricco di vegetazione e con intorno campi ora gialli dopo le mietiture.

Castelsoldo

Il prof. Barbi cita un documento del 1458 con Castelsoldo e dal suo atlante possiamo leggere la geografia del luogo.

Castelsoldo è citato anche insieme a Burano e Vaglia in un sonetto (databile tra il 1420 e il 1437) presso la Biblioteca Classense di Ravenna. Il toponimo è pure soprannome di una famiglia Panfili che evidentemente ha stanziato qui.

Il paesaggio sempre bello, è caratterizzato da importanti dislivelli. Racconta molto di questa zona ormai poco antropizzata. Sia del passato, che del presente. Dopo questo periodo di lungo caldo, si percepiscono le evidenze della siccità.

Una “troscia” all’inizio della discesa verso il fiume è asciutta, così come i fossi che convergono verso il Burano, evidenti quelli che generano allo loro confluenza simultanea una cascatella che ora presenta solo uno scoglio. Solo un piccolo gorgo sottostante ha un po’ di acqua. Il fiume è ridotto ad un letto di pietre.

Il territorio è ricco di felci, alcune molto verdi, altre secche. Ma il bosco è vivo e rigoglioso a tratti impenetrabile. Offre un continuo spettacolo, come nel caso di due esili piante che forse per il vento, hanno compiuto un arco importante quasi a incorniciare quello che si vede dietro. I rovi sono ricchi di more, ormai pronte per essere raccolte. Raggiunti i suggestivi calanchi di Santa Margherita, salendo si incontra una sorgente (della fornace). Al contrario della siccità del fiume, testimonia il sistema di sorgenti in quota del buranese che fanno ben sperare circa la disponibilità di acqua per il nostro territorio.

Tracce di animali selvatici non mancano.

La risalita verso la strada mostra le tracce di un incendio di questa estate 2022 nella zona detta “Del Castellano”. Per fortuna circoscritto. Anche questo fa parte del vissuto di un territorio.

Nella stessa prospettiva in alto sulla linea della Serra si scorge poco sotto una cima l’esoterica costruzione di casa “Metolella”, sul versante eugubino, ma territorio di Cantiano.

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Written by Serra di Burano

Appennino Umbro-Marchigiano. Storie di un territorio pieno di biodiversità e di un progressivo spopolamento. https://www.facebook.com/serraburano

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