L’ACQUA DI SAN GIOVANNI

Serra di Burano
4 min readJun 23, 2021

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A cura di Marisa Radicchi

La festa dei San Giovanni Battista il 24 Giugno, è strettamente legata al solstizio d’estate cioè:

Passaggio di rinnovamento annuale.

Nella notte del 23 giugno, il sacro e il profano convivono in una sola dimensione. In molti luoghi, si accendono i fuochi, altrove si mangiano lumache perché ogni cornetto masticato è sventura scongiurata. Entrambe le abitudini, hanno un senso: il fuoco purifica e protegge i campi, gli animali e gli uomini. La lumaca indica rigenerazione periodica e i cornetti che appaiono e scompaiono sono visti come i cicli lunari che segnano morte ma anche rinascita.

Il Santo lo si invoca per non avere malattie, per cacciare le streghe e i demoni, per vegliare sulla lealtà e l’amicizia, per conoscere il futuro, e per portare prosperità.

In questo simbolismo misterioso del solstizio d’estate accadono cose strane e fenomeni contrastanti. Le streghe si danno appuntamento nelle radure e Satana stringe a sè gli uomini con patti diabolici!

È questa la notte più frequentata dell’anno, poiché la rugiada di San Giovanni scende come acqua battesimale ad impregnare di virtù ogni cosa; molta gente si aggira per i prati per purificarsi con la rugiada e raccogliere erbe bagnate, in quanto il valore terapeutico di questa guarisce molte malattie, rafforza i capelli e cura la pelle. Le piante acquistano così virtù magiche, è per questo motivo che si usa lasciare, ancora oggi, soprattutto nelle campagne, un catino di acqua colmo di fiori, spighe di lavanda e di erbe odorose, fuori, tutta la notte all’esposizione astrale e ritirato prima del primo raggio di sole.

Al mattino ci si lava il volto, l’acqua è capace di mantenere giovane e bella la persona, cura le infiammazioni agli occhi e guarisce il malocchio.

Le tecniche di preparazione sono varie:

in alcune terre i fiori devono essere di 100 qualità diverse con la presenza obbligatoria dell’aglio, in altre soltanto piante spontanee e in altre ancora anche di quelle coltivate.

Talvolta si uniscono spighe di grano in segno di abbondanza e a volte si usano o solo rose o soltanto erbe di San Giovanni.

Se nella catinella si fanno cadere delle gocce di cera, al mattino la “ragazza da marito”, vedrà l’iniziale del nome del futuro sposo.

Se l’acqua del catino è attinta da 7 fontane diverse, facendo attenzione a non scavalcarle mentre si raccoglie l’acqua, si può vedere, alla luce tremula dell’alba, la figura del futuro coniuge.

Se nella brocca dell’acqua si tuffa un albume d’uovo di gallina si possono avere dei segni dal destino:
— se l’albume prende forma di barca o cavallo si può sperare in un viaggio
— se la forma è di un altare, c’è un matrimonio in arrivo
— se la forma è di una bara, c’è un lutto in famiglia.

L’ACQUA DI SAN GIOVANNI — LE ERBE

Le erbe che non devono comunque mancare sono:

Iperico, o erba di san Giovanni: Purificante e magica, attira l’amore e allontana i malanni.

Iperico — Fiore

Finocchio selvatico:aiuta a scacciare il malocchio

Avena: simbolo di abbondanza

Avena fresca

Rosmarino: purifica e scongiura il male

Salvia: pianta dell’immortalità che scaccia ogni male

Felce: pianta dai poteri magici capace di generare il fiore magico di san Giovanni

Foglia di felce

Timo: pianta che protegge dai malanni

Sambuco: che tiene lontani i serpenti e dà gioia

Fiori di Sambuco

Basilico: simbolo dell’odio di satana

Lavanda: assicura protezione e felicità e purifica l’anima

Fiori di ginestra: prosperità salute e fecondità

Fiore di Ginestra

Rosa: il fiore delle vergini, usato sia dalle streghe che dalle fate, le prime per arrecare il male e le seconde per donare felicità e prosperità.

Rosa

Ruta: allontana le negatività e gli spiriti maligni

Noce: simbolo positivo legato al successo e alla salute

oltre a queste piante se ne possono mettere altre come la malva, la bella di notte, i garofani, achillea, artemisia, alloro, origano, rosa canina, verbena, foglie di prugno.

e in alcune zone, una pietra, l’ametista: la nona pietra sacra, simbolo di potere, ma anche protettiva e nella Bibbia, una delle dodici pietre sacre su cui sorgono le fondamenta della nuova gerusalemme apparsa a San Giovanni.

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Appennino Umbro-Marchigiano. Storie di un territorio pieno di biodiversità e di un progressivo spopolamento. https://www.facebook.com/serraburano

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